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Mensa "San Francesco d'Assisi"

 

La Chiesa di San Francesco d’Assisi è una delle chiese più antiche di Cosenza ed è degna di nota non solo per le bellezze artistiche o per il monumentale presepe che si realizza ogni anno, ma anche per l’impegno sociale costante quanto silente.

Sono stati adibiti due locali all’interno della Chiesa per la raccolta di indumenti usati da devolvere ai bisognosi: cappotti, maglioni, pantaloni, scarpe e quant’altro viene recapitato o portato in Chiesa. Il tutto viene ordinato e sistemato in scaffali e armadi. Ogni giorno arriva qualcuno che ha bisogno di qualche vestito pulito. Si tratta per lo più di immigrati che chiedono abiti per sé o per il resto della famiglia. Si può scegliere tutto ciò di cui si ha bisogno, con discrezione e in un clima di familiarità. Oltre agli abiti è offerta anche la possibilità di fare doccia e barba.

Le attività benefiche della parrocchia però non si fermano qui. L’Ente Caritas Parrocchia San Francesco d’Assisi assicura primaria e gratuita accoglienza anche alle persone bisognose di vitto una volta a settimana e più precisamente la domenica.

L’esperienza parte dal lontano 1996 da un’idea di padre Domenico Campanella, allora parroco. La Mensa dei Poveri della Parrocchia di San Francesco d’Assisi a Cosenza è un gesto parrocchiale straordinario, in grado di offre il pranzo ad un numero sempre maggiore di indigenti: si tratta di immigrati e di senza tetto, a volte interi nuclei familiari, con gli italiani in netta crescita.

Con il contributo a rotazione delle altre parrocchie di Cosenza e dell’hinterland, nonché di gruppi di volontari, si realizzano circa 180 pasti caldi. Metà sono offerti direttamente in sede, nella mensa intitolata ad una benefattrice nonché parrocchiana scomparsa prematuramente, Anna Maria Greco; l’altra metà dei pasti preparati vengono distribuiti ad altre mense dei poveri in città dove di domenica non è possibile cucinare.

A parte qualche sporadico contributo esterno il tutto si svolge attraverso le sole forze della parrocchia.

La gratuità dei gesti trova la sua origine nell'enunciato evangelico "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" e coinvolge non solo gli ospiti che sono i destinatari dell'accoglienza, ma anche i volontari, i benefattori e gli operatori che garantiscono la continuità dei gesti.

Aiutare gli altri aiuta a stare meglio anche noi stessi. Così facendo si può contribuire a ridare dignità e speranza attraverso la condivisione e la solidarietà.

 

Carmine Reda