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IL PROFILO DI MARIA 

NEL MAGISTERO DELLA CHIESA

E NEL PONTIFICATO DI GIOVANNI PAOLO II

 

Il presente lavoro ha lo scopo di presentare Maria madre del Signore, come colei che si fa veicolo di salvezza per ogni uomo e segno di futura speranza nell’oltre di questa vita terrena.

L’attenzione in merito verte sull’insegnamento del Magistero della Chiesa circa la straordinaria altezza e affabilità di Colei che ha creduto alla parola del Signore e sul magistero di un grande Papa, Giovanni Paolo II, che ha affidato e consacrato tutto il suo pontificato alla custodia della Beata Vergine Maria: “Totus Tuus”.

Mi appresto a questa prefazione proprio il giorno in cui la Chiesa fa memoria del dogma dell’immunità di peccato della Beata Vergine Maria, che ci vede coinvolti in questo grande mistero di amore, per essere aiutati a comprendere la disponibilità di Colei che ha reso possibile il nostro incontro con Dio e la nostra redenzione, che si attua in noi per mezzo del Figlio suo Gesù Cristo, accolto in grembo dalla Vergine Madre e offerto al mondo per la salvezza di tutto il genere umano.

Da questa prospettiva possiamo dire che ogni evento della vita di Maria è caratterizzato dall’ascolto della Parola di Dio e dall’assenso totale alla sua volontà; dalla preghiera, come vivo desiderio di stare alla sua presenza e dalla fede, come risposta incondizionata al suo progetto di salvezza.

Beata colei che ha creduto alla parola del Signore! (Lc 1,45). Maria è beata perché, accogliendo le parole dell’angelo Gabriele: “Concepirai un figlio/ Lo darai alla luce/Lo chiamerai Gesù/ Sarà santo e chiamato Figlio dell’Altissimo” (Lc 1,31-32), ha risposto al Signore con tutto il suo essere: “Sia… avvenga in me ciò che hai detto!” (Lc 1,38).

Da parte sua, quindi, vi è stata una tale adesione alla Parola che questa stessa Parola ha potuto farsi carne in lei.

Il sì di Maria non si riferisce ad una chiamata di Dio per una trasformazione individuale o per una santità privata. È una vocazione a partecipare all’opera salvifica di suo Figlio. Da qui il suo carattere universale.

La maggior lode quindi che possiamo dare alla Madre del Signore è quella di elogiare la sua fede: fede che è accoglienza gioiosa, umile e riconoscente di Colui che è la Via, la Verità e la Vita.

Maria, dunque, ci insegna a vivere la nostra fede tenendo lo sguardo fisso su Gesù e dall’impegno costante a vivere la sua parola come adesione al suo progetto di salvezza su ciascuno di noi. Solo allora comprenderemo il senso vero del nostro vivere e operare in questo mondo, perché saremo testimoni credibili della nostra appartenenza a Dio nell’impegno costante a progredire nel bene, per dare un volto nuovo al corso e al futuro della storia.

L’insegnamento della Chiesa e l’eroica figura di Giovanni Paolo II sono una guida sicura nel concretizzare nell’oggi della nostra vita le stesse aspirazioni e attese che furono della Vergine, Madre di Dio e Madre nostra!  

p. Aldo Lamanna