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P. Bernardino Maria De Vita

 

Perché scrivere la biografia di P. Bernardino Maria De Vita frate minore e sacerdote? Trovo la risposta nella convinzione secondo cui ogni individuo, passando per questa vita terrena, lascia delle impronte più o meno visibili e profonde, che, lette a ritroso, danno la spiegazione di tanti piccoli e grandi eventi accaduti. Ogni individuo, infatti, contribuisce a deporre un tassello sul grande mosaico della storia rendendola particolarmente significativa. Certo, alcune presenze possono risultare più evidenti, perché hanno maggiormente inciso nella storia in forza della missione ricevuta, tuttavia anche presenze di persone umili hanno una missione che si è incisa nel cuore di quanti le hanno conosciute. Il solco tracciato della loro presenza rimarrà per sempre. Con questo criterio di lettura ho voluto raccontare la storia di un uomo, frate e sacerdote, che, in pace con se stesso, con Dio e con gli uomini, ha concluso i suoi giorni alla Porziuncola nell'infermeria dei Frati Minori dell'Umbria.

P. Bernardino è stato uno strumento nelle mani di Dio. Si è lasciato "usare" generosamente divenendo motivo di benedizione e di conforto. Il termine della sua esistenza, confrontato con gli inizi, risulta un prodigio ed un capolavoro di Dio, che opera cose meravigliose nei suoi servi. Un altro motivo che mi ha spinto a scrivere di P. Bernardino Maria De Vita è stata la grande amicizia che ha legato la mia persona alla sua, amicizia arricchita da molte confidenze che si sono profondamente impresse nella mia mente e nel mio cuore. Lo ritengo un tratto voluto dalla Provvidenza.

Tutto quello che racconto di lui è quanto è rimasto nella mia memoria. Ma ho ascoltato anche le testimonianze di persone che ebbero relazioni con lui: persone di Trebisacce, il parroco don Ciccio, i parenti e amici; ho raccolto la voce di persone che egli ha incontrato nei vari spostamenti da un convento all'altro e quella di penitenti da lui guidati. Costituiscono un contributo prezioso a conferma di quanto via via andavo scrivendo. Molto mi hanno aiutato nella stesura della biografia gli Appunti spirituali di P. Bernardino scritti su due quaderni. Altri manoscritti erano stati fatti distruggere, precedentemente per sua volontà. Grande merito, perché gli Appunti spirituali avessero un prezioso valore nella conoscenza di P. Bernardino, va a P. Francesco De Lazzari, che subito dopo la morte del confratello li prese in custodia e ne curò la pubblicazione insieme al Testamento spirituale e alla vibrante e commovente omelia da lui tenuta in occasione delle esequie.

P. Francesco De Lazzari conosceva molto bene P. Bernardino per aver vissuto molti anni insieme. In qualità di Vicario provinciale, ha presieduto la celebrazione dell'arrivederci cristiano. Lo ringrazio con affetto e riconoscenza. Un ringraziamento alla Provincia Serafica di S. Francesco dell'Umbria e alla Provincia dei Santi Sette Martiri di Calabria, le due Provincie religiose, cui P. Bernardino ha fatto parte, oggi rispettivamente governate da P. Bruno Ottavi e da P. Francesco Lanzillotta.

Ringrazio P. Antonio Martella, grande amico e confidente di P. Bernardino, che ha voluto, quando era Ministro Provinciale della Provincia dei Santi Sette Martiri di Calabria, fornirmi qualche documento e rivelarmi particolari importanti della vita del suo confratello. Un ringraziamento al caro P. Agostino Piperno e al signor Dino Giordani per la preziosa collaborazione.

 

 

Cosmo Oliva